Deco - 13 version. Inizio trascrizione.
Non serve a niente quello che stai facendo. Isolarti completamente dal mondo sociale esterno. E’ solo un palliativo per evitare paure più profonde. E’ meglio se ti lanci subito e impari le situazioni sociali da subito senza soffrire così tanto. Alla fine non c’è niente di così orribile in come ti senti, in quello che sta accadendo.
So che magari ti senti speciale per qualche motivo per una vita che stai creando, che stai vivendo, ma sei un bambino normale, un ragazzo normale. Ti stai solo riempiendo la testa di stronzate.
Sei solo ma rimarrai più meno sempre solo. Le persone ti ameranno ma non sarà mai come immagini che sia. Se abbassi le barriere si avvicineranno di più a te piuttosto che costruire un carattere artefatto, una idealizzazione di te stesso che non sei. Che le altre persone non gli interessa neanche questa idealizzazione. Quindi, lascia cadere le maschere perché non gliene frega niente a nessuno. So che sembra di essere nella peggiore situazione possibile, di avere qualcosa che non va mentalmente o fisicamente ma si sentono un po’ tutti così a questa età e anche dopo. Ed è del tutto normale, non sei speciale, come ti piacerebbe pensare. Sei spaventato da un mondo che non conosci. E anche la tua famiglia tutto sommato non ha grosse problematiche. E anche se tuo padre non lo dimostra ti vuole bene. Anche tua madre. Forse dovresti trattarla un po’ meglio ogni tanto. E ascoltare un po’ di più tuo padre. E lasciare perdere computer e cellulare e internet e iniziare a uscire un po’ di più. A uscire di casa. E cambiare amici anche. A essere aperto a più nuove esperienze senza fare finta che siano terribili, traumatiche e impossibili come ti convinci che siano forse per essere speciale, forse perché soffri troppo la tua condizione. E’ tutto un dolore mentale, non esiste alcuna realtà. Stai solo inventando e continuando a comportarti in questo modo.
Smettila di comportarti come se non potessi riuscire a ottenere quello che vuoi. Smettila di tentennare e temporeggiare. Smettila di avere paura di dire quello che pensi, di esporti, di metterti in mostra, di far vedere chi sei. Smettila di nasconderti. Di far finta di non avere le capacità. Devi cercare di fare quello che ti piace e che vuoi fare davvero. Non quello che ti viene imposto da fuori, fregandotene di più delle conseguenze anche se si incazzano i tuoi, i professori, i compagni di classe. Se non devi fare scout, non farlo. Diglielo, si arrabbieranno ma chi se ne frega. Meglio rimanere solo piuttosto che con persone di cui pensi di aver bisogno. Non hai bisogno di loro. Se solo ti dai il tempo e la possibilità di trovarne altri, ne troverai. Farai altre cose perché magari sarai più portato o ti piacerà di più allenare quelle cose. Non importa che i tuoi amici ancora non fanno quelle cose.
Continuo automonitoring del tuo amico, devi imparare a lasciarti andare a essere più presente nel momento. Non sei sbagliato, non sei speciale, sei esattamente come tutti gli altri con talenti e debolezze. E se solo riesci a lasciarti andare un po’ di più, a conoscere chiunque e ad avere amici dappertuto e tutti i problemi che ti crei nella tua testa svaniranno. E non serve che fai sempre facendo fatica facendo cose inutili per tenerti impegnato. Non serve che ti dedichi a ricerche intellettuali per far vedere che sei intelligente. Non è l’unica cosa di valore che hai, il valore è dentro di te. Non va neanche bene che lo usi come meccanismo per evitare di affrontare altre cose che ti fanno paura. Ti conviene affrontare le cose di petto. E se ti interessa una cosa la fai, sennò no. E lo stesso vale per ogni cosa.
Non è necessario che assecondi sempre i professori ne le altre persone. Puoi dire la tua opinione senza metterti i piedi in testa. Chi se ne frega delle eventuali conseguenze. Chi se ne frega se ti succede qualcosa, se muori. Tanto la tua vita è inutile come quella degli altri. O anche chi se ne frega se fai male a qualcuno. Son cazzi loro. Chi se ne frega se si arrabbia o se rompi qualcosa. Ti dovresti fare un po’ male. Giusto con questi coglioni della tua età che non capiscono niente. Tanto sei più alto e probabilmente puoi riuscire a pestare un po’ di quelli più piccoli. E non ti serve farti amici solo i casi umani. Puoi farti amici un po’ tutti anche le fighe. Alla fine sei un bel ragazzo, è vero che forse hai dei tratti femminili, sono tutte pare che ti ha fatto venire quel bambino all’asilo quando ti ha detto che sembravi una ragazza. Ma questa cosa non è influente. E non importa se ti bocciano se studi qualcos’altro perché le materie principali non ti interessano. Tanto non succederà. Tanto non ti bocciano. Dovresti darti la possibilità di studiare cosa vuoi. E se non ti piacciono le lingue vabbè amen. Significa solo che non sei interessato. Gli insegnanti proveranno a farti sentire stupido o che stai facendo qualcosa di sbagliato ma gli idioti sono loro che fanno gli insegnanti. E sappiamo tutti che è un lavoro di merda che fai se non sai fare nient’altro. Magari ti sentirai inferiore agli altri, ma l’importante è solo quanto studi e a quanto sei disposto a sacrificarti e a sottometterti a un sistema.
Io non ti voglio bene finché sei solo un’inutile testa di cazzo debole e rassegnato. Succube sia fisicamente e mentalmente. Incapace di reagire agli stimoli esterni chiuso nella tua mente. Incapace di esprimersi. Incapace di socializzare. Incapace di prenderti e fare quello che vuoi. Sono un vettore della volontà altrui. Se dovessi incontrarti oggi ti riempirei di botte. Perché te lo meriti, ti meriti tutta la sofferenza che stai attraversando. Tutto sommato ti fa solo bene perché è l’unico modo che hai di cambiare
Tutte le cose che invidio agli altri sono cose che hai già. Sono possibilità che hai già. E devi lasciarti andare per rispolverare e riscoprire quelle cose. Tutte le cose che invidi sono stronzate, sono niente di che. Ti stai davvero dando pena per niente. E anche se sei brutto chi se ne frega. E’ pieno di gente della tua età brutta, di successo in ambito sociale. Chi se ne frega se sei intelligente o sei stupido. Chi se ne frega se sembri una ragazza, se hai i brufoli. Chi se ne frega se non sei muscoloso o non hai la pancetta. Chi se ne frega se a volte non capisci cosa dice la gente e fraintendi. Chi se ne frega se vai malissimo in inglese. E in spagnolo. Chi se ne frega che vai molto bene in matematica e nelle materie scientifiche. Chi se ne frega se deludi i tuoi genitori o i tuoi professori. E chi se ne frega anche se deludi te stesso. Alla fine le cose che vuoi le otterrai quindi pensa già a dopo cosa vuoi fare davvero della tua vita. Dopo.
Positive
Sei intelligente non è un buon motivo per soffrire. Anzi non è un motivo per farlo. Non c’entra niente. E’ una qualità che dovrebbe amplificare le tue interazioni sociali e non farti estraniare.
Ti capisco ma non posso chiederti se non ringraziarti per essere stato il trampolino di lancio che mi ha fatto diventare quello che sono. Tutto il resto al massimo riesco a provare un po’ di affetto pensando a quanto eri sciocco. Forse mi è più facile odiarti perché non mi trovavo bene a essere te. Anzi era una cosa che odiavo. Grazie per aver sofferto al posto mio. Mi dispiace che tu abbia sofferto così tanto. Ma non ero ancora pronto. Quindi forse è colpa mia. Boh, non lo so. Però forse posso riuscire a volerti bene. Dopo tutto non hai fatto nulla di male.
Hai un bel naso anche se pensi di avere un brutto naso e mi dispiace ma tu devi morire. Perché non sei in grado di amarti ne di accettare la realtà. Ed entrare in gioco abbracciandoti perché tu evidentemente non ne sei capace. So che finora non ti ho voluto ma da ora in poi ti tratterò con il rispetto che ti è dovuto. E ti amerò in modo incondizionato.